Si esce da Collarmele, seguendo la strada che dalla Chiesa della Madonna delle Grazie si dirige verso NE e che dopo poco diventa subito sterrata. Dopo 500m la strada piega verso SE e dopo poco ancora verso S, fino a giungere dopo 1500m ca. l'inizio della salita verso il valico di Forca Caruso. La strada piega quindi ad E e seguendo la stradina che s'inerpica all'interno di un piccolo vallone, passa dagli 850 mslm ai 1000 slm in 1500m ca. Quindi piega ad E e si immette in quello che doveva essere l'antico Tratturo, oggi segnato da una stradina in parte sterrata e in parte erbosa, costeggiata dalla linea del metanodotto che sale gradualmente per 1500m.
Quindi gira a SE e poi in direzione E, complessivamente per 5900m, fino al Valico di Forca Caruso a q. 1110. Da qui il percorso segue quello del tratturo regio che a differenza della strada moderna taglia diversi tornanti, accorciando moltissimo la lunghezza del tracciato. Quindi inizia la discesa, seguendo una strada sterrata per 642m in direzione NE, fino a raggiungere la SP9. Qui percorre la SP9 per 1450m, poi piega a NE e prende di nuovo la strada sterrata che passa davanti ad una centrale Enel. Si percorrono altri 1460m su sentiero, sempre in direzione NE, fino a raggiungere di nuovo la SP9. Da questo momento si segue la strada moderna fino a Goriano Sicoli per 4700m.
Forca Caruso
Alle pendici sud-est del monte Sirente Forca Caruso , a 1100 m slm, è il valico che mette in collegamento la Marsica, con la valle Subequana e la valle Peligna, punto cruciale del collegamento da Roma verso la costa Adriatica. In epoca romana e nell'Alto Medioevo il valico era noto con il nome di Mons Imeus, come riportato anche sulla tavola Peutingeriana, mentre in seguito acquisì il nome di Furca Ferrati . Nei pressi di Forca Caruso sono state rinvenute testimonianze archeologiche che vanno dalle necropoli protostoriche a resti medievali. In località Piana di San Nicola si trovava un monastero benedettino del XII secolo, chiesa-rifugio per fedeli e viandanti.
Con il completamento dell'Autostrada A25 nel 1978 il passo ha perso l'importanza strategica relativa alla sua posizione geografica conservando però un notevole valore paesaggistico oggi tutelato all’interno del parco naturale regionale Sirente-Velino .
Collarmele
Goriano Sicoli